di Francesco Barberini
Acquapendente 10/3/2016
Questo inverno sta frequentando il
mio stagno, per la prima volta, un airone cenerino. L’airone cammina sul bordo
o gira intorno alla ricerca di un punto buono dove fermarsi immobile per
pescare. L’uccello però a volte si allontana dallo stagno e gira in mezzo al
campo di grano vicino.
Anche lì passa molto tempo immobile o camminando lentamente
alla ricerca di insetti, ragni e topi. Infatti la dieta dell’airone non è
costituita solo da pesci o anfibi ma, soprattutto nei periodi più duri, anche
da insetti, ragni, rettili e piccoli mammiferi. Gli aironi non usano tutti la
stessa tecnica di pesca. Gli aironi bianchi preferiscono stare immobili in
acqua per tanto tempo in attesa del passaggio di un vittima. Altri invece come
la Garzetta americana preferiscono cercare camminando lentamente, la Garzetta
nivea invece preferisce stare in agguato su un ramo o su una roccia per poi
lanciarsi su la preda per catturarla. Simile nel comportamento è il Tarabusino
che sta però sempre su un ramo e non si bagna ma allunga solo la testa, o
addirittura come la Sgarza ciuffetto che non si bagna neanche una piuma
immergendo solo il becco. Altri Aironi invece, in particolare l’Egretta
rossastra, l’Airone nero e l’Airone tricolore camminano nelle acque basse e fanno
ombra con le ali per attirare le vittime ignare che pensano di essere al sicuro
sotto un cespuglio. L’airone guardabuoi è invece l’ardeide meno legato alla
vita aquatica e si sta diffondendo in tutto il mondo, segue il bestiame nei
pascoli o si aggira nei campi coltivati alla ricerca di insetti o piccoli
mammiferi.
A me piacciono molto gli Aironi, i loro metodi di caccia e il loro
aspetto ancora molto simile ai loro antenati dinosauri, i Dromeosauri.
Un giovane di airone cenerino |
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