giovedì 17 marzo 2016

Il cielo dei falchi
January 4, 2016
|
Andrea Pulvirenti
Foto di Ray Galea


Lo stretto di Messina, nonostante gli intensi fenomeni di bracconaggio che lo hanno caratterizzato per diversi anni, rimane uno dei punti più importanti per la migrazione dei rapaci e delle cicogne nel Paleartico occidentale. Ogni anno migliaia e migliaia di rapaci lo attraversano per raggiungere il continente e dirigersi verso i siti di nidificazione. Solo grazie alla carismatica Anna Giordano e all’attività svolta dal campo negli anni, oggi possiamo assistere a questo meraviglioso spettacolo della natura.  
Tra il 2 e il 5 Maggio ho trascorso quattro fantastici giorni in questo posto magico.

2 Maggio …Si comincia

Parto da Roma con il treno insieme a Roberto Gildi, uno dei veterani del campo, alla volta di Messina.
Appena arrivati, decidiamo subito di sfruttare le ore di luce pomeridiane per osservare il cielo e raggiungere gli altri campisti presso Dinnammare, uno dei punti di osservazione più belli. La vista sui monti Peloritani e l’Etna ancora innevato regalano uno scenario semplicemente mozzafiato. Il timido passaggio dei falchi rende il tutto ancora più sublime. D’interessante vedo anche le mie prime Coturnici siciliane della sottospecie whitakeri.

La sera raggiungiamo Ziriò, la casa forestale dove alloggiamo, immersa nei verdi boschi dei Peloritani. La compagnia di Michele, Roberto e tutti gli altri birdwatchers di varie nazionalità è ottima così come la cucina di Ivano.
La notte il bosco è animato da un concerto di allocchi, Raganelle italiche e Discoglossi dipinti.     





3 Maggio     

La sveglia è suonata dal canto delle cince more.
Ogni mattina è il vento che decide i punti di osservazione. Oggi tira vento da Nord e con il gruppo andiamo a Portella di Castanea.
Il passaggio è ancora moderato ma vario e nei momenti di vuoto le Sterpazzoline si lasciano osservare nelle loro parate nuziali.  E’ proprio in questo momento che vedo partire da un albero un uccello controluce il cui modo di volare cattura la mia intenzione, così lo inquadro con il binocolo e sullo sfondo verde degli alberi non lascia più alcun dubbio…
un Picchio nero! Nel frattempo lo vede anche Roberto e gli altri presenti. Si lascia vedere in volo per pochi secondi per poi sparire tra i Pini. Telefono subito al mitico Andrea Corso che arriva in pochi minuti sul posto (si è rivelato essere anche il più grande guidatore del Paleartico). Si tratta della terza segnalazione per la regione e molto probabilmente è arrivato dalla vicina popolazione calabrese. Il pomeriggio le osservazioni proseguono da monte Dinnammare: Falchi di palude, Pecchiaioli, Albanelle minori, Gheppi, Grillai, Lodolai, Nibbi bruni, Falco pescatore, Corvi imperiali, Sparviere, Balia dal collare, Averla piccola, Zigolo muciatto e molte Tordele.
    

4 Maggio   

Oggi con Andrea e Hans ci rechiamo a Dinnammare.
Il cielo è terso e il caldo si fa sentire ma già nella mattinata le specie di rapaci osservate sono:
Poiana codabianca nordafricana molto vicina e successivamente un’altra della sottospecie nominale
Nibbio bruno
Aquila reale (adulto locale, in parata)
Gheppio
Grillaio
Falco di palude
Gli immancabili Falchi pecchiaioli
Aquila minore
Falco pellegrino (calidus)

Nel pomeriggio il passaggio si fa più intenso e il cielo diventa pieno di falchi!
Ogni pecchiaiolo è diverso dall’altro e con i loro voli bassi si mostrano nella loro grandiosa ma allo stesso tempo fragile bellezza.
Solo oggi ne saranno passati migliaia.



5 Maggio

La giornata è molto calda, il vento da Sud ci fa scegliere Santa Rosalia come punto di osservazione.
Anche oggi ne passano tanti e tutti molto bassi.
Alle specie osservate nei giorni scorsi si aggiungono:
Albanella pallida (straordinariamente vicina), Falco cuculo e Cicogna nera.    

Di curioso in un gruppo di cinque Nibbi bruni, un individuo con il piumaggio gravemente danneggiato dai parassiti viene violentemente allontanato dagli altri.








La giornata termina carica di soddisfazioni così come la mia permanenza al campo.Arrivederci!



Nessun commento:

Posta un commento