venerdì 9 settembre 2016

Valle d'Aosta a luglio


Salve a tutti !!!

Dal 12 al 17 luglio scorso sono stato in vacanza in Valle d’Aosta con la mia famiglia per scappare dal caldo di Lucca, la città dove abito, così da poter fare belle passeggiate al fresco ed ho colto l’occasione per un po' di birdwatching montano.
Sapevo già che la Valle d’Aosta non mi avrebbe deluso perché quando ci andai, sempre nello stesso periodo, nel 2012 e nel 2013 rimasi piacevolmente impressionato per i paesaggi da cartolina, ma soprattutto dalla varietà di specie di uccelli, numerosissimi, e spesso anche molto confidenti.
Come negli anni precedenti abbiamo pernottato presso un agriturismo a Pollein, paesino poco fuori la città di Aosta, così da poter raggiungere in breve tempo quasi tutte le valli secondarie.
La Valle d’Aosta comunque mi ha regalato grandi soddisfazioni anche nel campo dei mammiferi, quest’anno in particolare ho visto ben 5 specie senza cercare tanto.
Detto questo, ora vi descriverò i giorni di questa breve ma intensa vacanza rendendovi partecipi delle specie che ho visto. Alcune specie particolarmente comuni in tutti i luoghi non le menzionerò ogni volta che le ho osservate. Comunque in fondo al report trovate la lista di tutte le specie osservate.

1° GIORNO, 12 luglio

Durante il tragitto per raggiungere la Valle d’Aosta, nelle risaie vercellesi ho visto di sfuggita Aironi cenerini, guardabuoi, Garzette, Ibis sacri, Pavoncelle ed anche un Cavaliere d’Italia.
Arriviamo all’agriturismo verso le 16 e mi accorgo subito che una coppia di Codirossi spazzacamino hanno nidificato sotto una tettoia vicino al parcheggio e c’era un gran da fare per portare da mangiare ai piccoli.

Lo spazzacamino dell'agriturismo 

Già dalla finestra del bagno della nostra camera, si vede un pollaio che attira un gran numero di Passeri d’Italia e ibridi con l'europea, Storni, Tortore dal collare e qualche Cornacchia nera. Fra i Passeri ho visto anche una famiglia di Passere mattugie e un maschio di Passera europea.



Dato che era abbastanza presto decidiamo di andare alla Riserva naturale “Les Iles”.



Anche se ho visitato la Riserva sicuramente non nel periodo migliore dell’anno, ho visto diverse specie interessanti e piuttosto difficili da vedere in questa regione come, ad esempio, un AIRONE ROSSO sul bordo del canneto.


Altre osservazioni degne di nota sono state un'Upupa, almeno 2 Usignoli, 3 Cannaiole comuni, e almeno 2 Pigliamosche. Vicino al parcheggio ho visto da vicinissimo anche un’Averla piccola maschio e la femmina poco distante.

Upupa epops...timidus
Tornando all’agriturismo, un Airone cenerino si è involato da un campo allagato vicino alla strada, mentre arrivati a destinazione una coppia di Gheppi volava vicino a un maestoso Biancone in caccia.

2° GIORNO, 13 luglio

La meta del giorno è la bellissima Valsavarenche e precisamente un sentiero a Dégioz e quello che dal parcheggio di Pont raggiunge il rifugio Tetràs Lyre.



Il primo sentiero costeggia il torrente Savara e noi l’abbiamo percorso fino all'abitato  di Valsavarenche.
Lungo il percorso ho fatto alcuni interessanti avvistamenti, tra cui un spettacolare adulto di ZIGOLO MUCIATTO visto e sentito veramente bene e da molto vicino: bellissimo, confidentissimo, liferissimo!!!
Muciatto "punk"

Ho anche rivisto il Merlo acquaiolo dopo diversi anni che non lo vedevo: una pallina bianca e nera che salta sui sassi del torrente. Di questa specie ho osservato una famigliola e due individui solitari in un’altra parte del torrente.
Sarebbe proprio l'ora di pranzo...

Altre specie presenti: un Verzellino in canto, diverse Cince more, due Cince alpestri, una Ballerina gialla ed una femmina di Codirosso spazzacamino allarmatissima per i piccoli nel nido, che doveva essere molto vicino al sentiero che percorrevamo.
Andando a Pont vediamo le prime 4 Marmotte di una lunghissima serie e qualche Ghiandaia.
Al parcheggio una coppia di bellissimi Organetti con il maschio in parata ed un altro maschio solitario.
Al rifugio, una decina di Cince more si richiamano fra loro e nel cielo volteggiano due gruppi di Gracchi alpini.
Tornando a “casa”, in Valsavarenche vedo prima un Camoscio vicinissimo fra le case, un’emozione indescrivibile vederlo da così vicino...mentre gli scattavo qualche foto ci sorvola una Nocciolaia, l’unica di questo viaggio.

Gnam, munch e di nuovo gnam

Poco dopo una fantastica Volpe ci attraversa la strada e si sofferma sul ciglio girandosi verso di noi, ci guarda e poi fugge nel bosco…
Un po' più avanti le ultime 2 sorprese della giornata: un maschio di Capriolo e poco lontano un tenerissimo piccolo di Camoscio con la sua mamma.


GIORNO, 14 luglio

Questo giorno è stato probabilmente il più bello e ricco di emozioni. Il navigatore è impostato su Pont Serrand, un (dis)abitato nella valle de La Thuile.
La giornata inizia bene con un sorvolo di un Biancone vicino a Villeneuve, poi l’umore precipita quando arriviamo al sentiero sopra Pont Serrand. Il cielo è nuvoloso e c’è vento forte e freddo.
Quindi niente sentiero e rimaniamo su una strada secondaria percorribile fino ad un certo punto anche in auto.



Dalla strada faccio quindi le prime osservazioni, tra cui almeno due coppie di Averla piccola, alcuni Gracchi alpini, uno spettacolare maschio di Zigolo giallo in canto, visto veramente bene e da vicino ed un giovane Stiaccino.




Arrivati alla fine della strada praticabile in auto, ho notato nei prati numerosi Spioncelli, Fanelli, Codirossi spazzacamino, 1 Ballerina bianca e nei tratti più boscosi erano comuni i Fringuelli.
Più in alto alcuni gruppetti di Gracchi alpini con 2 GRACCHI CORALLINI.
Dalle rocce più esposte fischiavano le Marmotte a cui inizialmente non ho dato importanza pensando fossero allarmate dalla nostra presenza, poi ho realizzato che in zona c’erano una coppia di Gheppi ed una Poiana, ma ad un tratto dal crinale della montagna vedo spuntare una grande sagoma: un’ AQUILA REALE !


In un attimo scompare dietro le montagne e dopo pochi minuti riappare seguita da un’altra Aquila!
Due bellissimi immaturi che cacciano a breve distanza l’uno dall’altro!
Ma le sorprese non sono finite qui!!!
Mentre mangiamo dei panini in auto al riparo dal freddo, mio padre esclama: “Ehi, guarda! Cosa sono quelli?” indicando la strada e con mio grande stupore esclamo a mia volta “ERMELLINI!!!”
Sembravano dei serpentelli da tanto che erano piccoli, veloci e filiformi. Sicuramente il lifer più emozionante ed inaspettato, ma anche purtroppo fugace, di tutta la vacanza.
Tornando a Pont Serrand, un bellissimo maschio di Stiaccino che si fa ammirare da vicino ed in tutte le posizioni: davanti, dietro, dai lati… un po' vanitoso questo modello!


O come sarò bello?!?

Di interessante anche un unico gruppone di un centinaio di cornacchie nere in un solo prato di limitata estensione.
Decidiamo poi di salire a Colle del Piccolo San Bernando. Tra un tornate e l’altro, 1 Passera scopaiola ed i soliti Fringuelli in canto.
Arrivati al Colle siamo costretti ad ammirare il panorama dall’auto per il freddo (2 gradi!!) ed il vento ed è sparsa un po' ovunque la neve del giorno prima

BRRR...!


Numerosi comunque i Culbianchi, gli Spioncelli e le Marmotte, alcune Allodole in canto, qualche Gracchio alpino ed 1 Gheppio.

E’ però tornando che vedo una specie target del viaggio: il CODIROSSONE! Un bellissimo maschio con il suo “pulcione”. Che colori spettacolari che ha l’adulto, infatti una Tordela posata vicino a quella tavolozza era un po' invidiosa…
Se l'altro è bello, io sono minimo-minimo spettacolare!

4° GIORNO, 15 luglio

Questo giorno i proprietari dell’agriturismo ci consigliano una passeggiata facile, ma piuttosto lunga in una piccola valle sopra Nus.
La passeggiata partiva dal parcheggio di Porliod per arrivare al rifugio Magià.
Prima di arrivare a Porliod ho visto alcuni Corvi imperiali, Tordele e 2 Falchi pecchiaioli nidificanti ed un’altra decina di specie più comuni.
Dal parcheggio ho visto una coppia di Averla piccola, 1 Regolo, Fringuelli e numerosi Codirossi spazzacamino.
Alle 4 case che ci sono a Porliod (di cui 1 abitata, 2 disabitate ed una distrutta…) 1 maschio di Zigolo giallo in canto, almeno 2 coppie di Codirossi spazzacamino e Rondini montane e Balestrucci in mobbing su un Gheppio.




                                  La passeggiata prosegue tra boschi alternati a prati.

Nei boschi, quasi completamente di conifere, numerose le Cince alpestri e more ed i Fringuelli, ma ho visto e sentito anche 1 Cinciarella, una famiglia di Cinciallegre, 1 Cincia dal ciuffo, 2 Regoli, Codibugnoli, 1 Zigolo muciatto, Cornacchie nere, Capinere, Luì piccoli, Tordele e Picchi verdi con giovani ed ho trovato anche un nido di Picchio nero (grazie ad Alvise Ghirardi per la conferma istantanea!). Sopra il bosco ho visto Astore/Sparviere che è subito sparito tra i rami: se qualcuno sapesse che una delle due specie è assente o comunque molto rara in questa valle sarei grato se me lo facesse sapere.
Nei campi, tutti con erba piuttosto alta, c’era praticamente una sola specie, lo Stiaccino, quasi infestante; in questa valle la popolazione dello Stiaccino gode davvero di buona salute, ho stimato una 25ina di individui sia adulti che giovani già involati. Un’altra specie era il Cardellino presente con pochi individui, massimo 5/6.
Ma quando ho visto sul sentiero due uccellini ed ai lati c’erano i campi ed ho preso pigramente il binocolo convinto di vedere di nuovo Stiaccini, sono rimasto a bocca aperta quando ho realizzato che erano due VENTURONI ALPINI!!! Uno spettacolare maschio adulto, ancora più giallo brillante del solito ed un giovane dell’anno. Una specie bellissima che avevo messo tra le desiderate della vacanza, ma non pensavo di vederlo né tantomeno di vederlo a neanche 10 metri da me in un sentiero frequentato da turisti…
Sono rimasti giusto il tempo di qualche scatto e poi sono volati via, verso nuove avVenturone…

Gli avVenturoni

5° GIORNO, 16 luglio


Giornata dedicata all’incontro con una famiglia di amici di Vercelli che avevamo conosciuto proprio in Valle d’Aosta nel 2012.
Siamo andati a fare una breve passeggiata in Valtournenche su una stradina, a tratti anche asfaltata, immersa in un bosco, vicino al paese di Antey Saint-André ad un’altitudine relativamente bassa, fattori che hanno molto limitato le osservazioni.



Infatti ho visto e/o sentito solo 3 Cinciallegre, 1 o 2 Scriccioli, 2 Pettirossi, almeno una Cinciarella, ma finalmente ho visto una specie che mi era sempre sfuggita: la CINCIA BIGIA!
Ho visto decine di Cince alpestri anche in luoghi dove è più facile vedere la sua “cugina”, eppure la palustris mi era sempre sfuggita.
Per il resto della giornata ho visto ben poco : 2 Corvi imperiali, 1 Poiana, 1 Gheppio, 1 Verzellino, Rondoni comuni e poco altro.
Al Lac bleu dove si specchia il Cervino, invaso da turisti, ho visto solo gli infestanti Fringuelli, c’erano solo loro se non fosse stato per due Germani reali nel lago, tra l’altro direi sfuggiti a qualcuno visto che si allontanavano solo se si avvicinava qualcuno a meno di un metro da loro.


Lac bleu

Al ritorno, sulla Dora Baltea, un Cormorano; ne vedrò un’altro anche l’indomani.


6° GIORNO, 17 luglio



L’ultimo giorno (sigh…) prima di tornare a Lucca, proviamo a vedere il Gipeto, uno degli obiettivi principali di questa vacanza, in Val di Rhemes dove dicono che quest’anno abbia nidificato.
Naturalmente, come nel 2012 e 2013 in Valle d’Aosta e nel 2014 sullo Stelvio, il Gipeto non si è fatto vedere: si fa proprio desiderare come la Cincia bigia.
La giornata mi ha comunque regalato ben 3 AQUILE REALI, una coppia di adulti ed un immaturo.
Altri avvistamenti interessanti sono stati Organetti e Verzellini anche in canto alla stessa altitudine (!), Cince more e alpestri, 1 Poiana, 2 Gheppi, 2 Germani reali in un laghetto ed altre specie più comuni.

Organetta
Nei prati, numerose le marmotte, soprattutto sentite, ma alcune anche viste.

Smack!


L’avvistamento però più interessante e decisamente inusuale è stata una termica di una 70ina di Gabbiani reali divisi in due gruppetti. Migrano anche a queste altitudini attraversando le Alpi??
Praticamente, al posto del Gipeto, ho visto dei Gabbiani...

Gabbiani reali a più di 2500 metri...

Sulla via del ritorno, probabilmente ho trovato il nido del Gipeto, ormai già abbandonato…


Nonostante abbia mancato alcune specie relativamente facili come il Merlo dal collare, il Gipeto, il Rampichino alpestre… , mi ritengo più che soddisfatto con ben 67 specie (quasi esclusivamente passeriformi) in soli 6 giorni.
Con questo vi saluto e vi invito caldamente ad andare almeno una volta in questa splendida regione!

Saluti e buon avvistamenti autunnali a tutti,
Nicola Bonassin, Lucca


Checklist uccelli:

1)Germano reale;
2)Cormorano;
3)Airone cenerino;
4)Airone rosso;
5)Aquila reale;
6)Biancone;
7)Poiana;
8)Falco pecchiaiolo;
9)Gheppio;
10)Folaga;
11)Gabbiano reale;
12)Piccione domestico;
13)Tortora dal collare;
14)Rondone comune;
15)Upupa;
16)Picchio verde;
17)Picchio rosso maggiore;
18)Allodola;
19)Rondine montana;
20)Rondine;
21)Balestruccio;
22)Spioncello;
23)Ballerina bianca;
24)Ballerina gialla;
25)Merlo Acquaiolo;
26)Passera scopaiola;
27)Pettirosso;
28)Usignolo;
29)Codirosso spazzacamino;
30)Culbianco;
31)Stiaccino;
32)Tordela;
33)Merlo;
34)Codirossone;
35)Capinera;
36)Cannaiola comune;
37)Luì piccolo;
38)Regolo;
39)Scricciolo;
40)Pigliamosche;
41)Cinciallegra;
42)Cincia mora;
43)Cinciarella;
44)Cincia dal ciuffo;
45)Cincia bigia;
46)Cincia alpestre;
47)Codibugnolo;
48)Averla piccola;
49)Gazza;
50)Ghiandaia;
51)Nocciolaia;
52)Gracchio corallino;
53)Gracchio alpino;
54)Cornacchia nera;
55)Corvo imperiale;
56)Storno;
57)Passera europea;
58)Passera d’Italia;
59)Passera mattugia;
60)Fringuello;
61)Fanello;
62)Organetto;
63)Cardellino;
64)Venturone alpino;
65)Verzellino;
66)Zigolo giallo;
67)Zigolo muciatto.

Poi ci sarebbero anche l’Astore/Sparviere e il Picchio nero, di cui ho trovato il solo nido... 

Checklist mammiferi:

1)Marmotta;
2)Ermellino;
3)Volpe;
4)Capriolo;
5)Camoscio.




giovedì 1 settembre 2016


Foce del Coghinas

29 luglio 2016… fremevo per questa data da giorni ormai. E finalmente con mio padre e Giosuè Serreli (un mio grande amico birdwatcher) ci imbarchiamo sul battello di Giosuè per rivisitare questa splendida foce.

Già dalla partenza si capisce che sarà una giornata come poche. L’acqua resa argentata dal tardo pomeriggio fa esplodere i colori del fiume, rendendo meravigliose anche le foto in controluce, come questo fraticello in spirito santo.



Proseguendo verso l’interno del fiume qualche airone cenerino s’invola spaventato, e nei canneti che ci circondano i versi gracchianti dei cannareccioni interrompono la quiete placida del Coghinas. I miei cari martin pescatori sfrecciano a pelo d’acqua appena ci avviciniamo troppo e un forapaglie comune ci passa davanti, fermandosi all’interno di un canneto, troppo nascosto per fotografarlo. Finalmente l’airone rosso si fa vedere, appollaiato come una sentinella sulla cima di un albero.


Parecchi piro piro piccoli girano sulle sponde sabbiose, scomparendo in lontananza con un frullo d’ali caratterizzate dall’evidente barra alare chiara. Sono girata a tentare di fotografare un saltimpalo in bella mostra, ma la voce di Giosuè che mi chiama fa perdere l’attenzione sul passeriforme. Infatti una femmina di tarabusino è appena volata davanti al battello, e ora è seminascosta tra le canne. Non riesco a trattenere un sorrisino quasi maniacale quando scatto la foto …


Poco più avanti ci giriamo e ritorniamo verso la foce, superati però da una moretta tabaccata riconosciuta dal contrasto bianco-nero delle ali. Quando mi giro mio padre mi fa –“Com’è venuta la foto al germano?”- io e Giosuè ci guardiamo ma non proferiamo parola, feriti nel profondo da quella domanda, ma per fortuna l’attenzione di mio padre si rivolge verso una garzaia di guardabuoi che si è appena involata sopra di noi. Sono bellissimi, e la luce è anche buona, quindi la foto non viene male … ritorniamo al “porto “ soddisfatti, anche se Giosuè ci dice che è stato un peccato non incontrare il falco di palude, dato che tutte le altre volte l’avevamo visto. Io non mi lamento, sicuramente non avrei mai scambiato il tarabusino per il fdp.