domenica 25 dicembre 2016

Giovani birder toscani al lago della Gherardesca

Nuova uscita dei giovani birders toscani (io, Nicola Bonassin e Gabriele Raiser); questa volta abbiamo deciso come destinazione il lago della Gherardesca, che si trova nel comune di Capannori (LU).

Panorama del lago della Gherardesca; sullo sfondo l'Appennino Pistoiese innevato.
Quando arriviamo è freddino e piuttosto umido, ma per fortuna non c'è la nebbia. Arriviamo prima io e Nicola e diamo un'occhiata a cosa nuota sul lago: tanti germani reali, folaghe, alzavole (molto rumorose), cormorani, svassi maggiori; riguardando più attentamente però spunta un codone femmina e anche qualche beccaccino. Sentiamo anche un gruppetto di lucherini che passa sopra le nostre teste.
Continuando sul percorso intorno al lago (lato ovest) abbiamo potuto osservare qualche colombella, uno stormo di pavoncelle e anche un altro codone, sempre femmina. Dopo un po'  si materializza anche Gabriele e finalmente proseguiamo l'escursione tutti insieme, aggiungendo di interessante 3 fischioni, una coppia di canapiglie, ben 88 moriglioni, alcuni usignoli del Giappone in un boschetto lungo la riva del lago. I codoni salgono a cinque, con un bel maschio che dorme sul lago.


Saltimpalo

Pavoncelle in volo
Visto che non c'è più niente di interessante da vedere nel punto del sentiero in cui siamo arrivati, decidiamo di tornare indietro e di fare una parte del percorso dalla parte est, per vedere se spunta fuori qualcosa di interessante dai campi allagati a sinistra del percorso.
E in effetti abbiamo fatto la scelta giusta.
Dopo aver fatto un po' di slalom tra le grosse pozzanghere del percorso sterrato alla fine ci fermiamo per vedere un po' intorno. Ad un certo punto vedo un falchetto posato su un albero lontano, lo inquadro col cannocchiale, lo guardo bene e... ma cos'è quello?
Troppo strano. Chiamo Nicola e Gabriele per farglielo vedere e quando lo osservano per bene anche loro rimangono un po' confusi. Dice bene Gabriele, oibo': quel falchetto è veramente strano e non corrisponde al comune falco pellegrino. Il petto troppo chiaro e un disegno della nuca mai visto prima cominciano a far circolare nelle nostre teste i nomi di calidus, sacro e lanario. Intanto sopraggiungono anche i genitori di Gabriele e la mamma di Nicola, con i quali condividiamo  un altro bellissimo avvistamento: un bel morfismo scuro di aquila minore - intercettato da Nicola - scappa dall'assedio di un gruppetto di cornacchie grigie arrivando a passare fin sopra le nostre teste per trovare un rifugio in cima a un grosso albero vicino a noi.
falco pellegrino ssp.calidus
Aquila minore morfismo scuro

Continuando con la storia del falchetto (che non ha paura della cornacchia grigia grande quando lui e neanche del piccolo fringuello che lo tiene d'occhio), decidiamo di mandare alcune foto a un esperto. Siamo rimasti lì almeno un'ora a fare ipotesi su cosa poteva essere. D'intorno anche una poiana e un falco di palude.
Intorno all'una finiamo l'escursione con la suspense del falco. Solo dopo diversi minuti, quando oramai siamo tutti in viaggio verso casa, ci arriva la risposta: falco pellegrino calidus! Dunque questo falchetto si è fatto un bel viaggio...La sottospecie infatti risiede in Siberia ed è migratrice di lunga distanza.
Un'altra bella giornata passata in compagnia con ottimi avvistamenti, alla prossima!





Altre foto del falco pellegrino ssp. calidus. Da notare il disegno della nuca.