domenica 25 dicembre 2016

Giovani birder toscani al lago della Gherardesca

Nuova uscita dei giovani birders toscani (io, Nicola Bonassin e Gabriele Raiser); questa volta abbiamo deciso come destinazione il lago della Gherardesca, che si trova nel comune di Capannori (LU).

Panorama del lago della Gherardesca; sullo sfondo l'Appennino Pistoiese innevato.
Quando arriviamo è freddino e piuttosto umido, ma per fortuna non c'è la nebbia. Arriviamo prima io e Nicola e diamo un'occhiata a cosa nuota sul lago: tanti germani reali, folaghe, alzavole (molto rumorose), cormorani, svassi maggiori; riguardando più attentamente però spunta un codone femmina e anche qualche beccaccino. Sentiamo anche un gruppetto di lucherini che passa sopra le nostre teste.
Continuando sul percorso intorno al lago (lato ovest) abbiamo potuto osservare qualche colombella, uno stormo di pavoncelle e anche un altro codone, sempre femmina. Dopo un po'  si materializza anche Gabriele e finalmente proseguiamo l'escursione tutti insieme, aggiungendo di interessante 3 fischioni, una coppia di canapiglie, ben 88 moriglioni, alcuni usignoli del Giappone in un boschetto lungo la riva del lago. I codoni salgono a cinque, con un bel maschio che dorme sul lago.


Saltimpalo

Pavoncelle in volo
Visto che non c'è più niente di interessante da vedere nel punto del sentiero in cui siamo arrivati, decidiamo di tornare indietro e di fare una parte del percorso dalla parte est, per vedere se spunta fuori qualcosa di interessante dai campi allagati a sinistra del percorso.
E in effetti abbiamo fatto la scelta giusta.
Dopo aver fatto un po' di slalom tra le grosse pozzanghere del percorso sterrato alla fine ci fermiamo per vedere un po' intorno. Ad un certo punto vedo un falchetto posato su un albero lontano, lo inquadro col cannocchiale, lo guardo bene e... ma cos'è quello?
Troppo strano. Chiamo Nicola e Gabriele per farglielo vedere e quando lo osservano per bene anche loro rimangono un po' confusi. Dice bene Gabriele, oibo': quel falchetto è veramente strano e non corrisponde al comune falco pellegrino. Il petto troppo chiaro e un disegno della nuca mai visto prima cominciano a far circolare nelle nostre teste i nomi di calidus, sacro e lanario. Intanto sopraggiungono anche i genitori di Gabriele e la mamma di Nicola, con i quali condividiamo  un altro bellissimo avvistamento: un bel morfismo scuro di aquila minore - intercettato da Nicola - scappa dall'assedio di un gruppetto di cornacchie grigie arrivando a passare fin sopra le nostre teste per trovare un rifugio in cima a un grosso albero vicino a noi.
falco pellegrino ssp.calidus
Aquila minore morfismo scuro

Continuando con la storia del falchetto (che non ha paura della cornacchia grigia grande quando lui e neanche del piccolo fringuello che lo tiene d'occhio), decidiamo di mandare alcune foto a un esperto. Siamo rimasti lì almeno un'ora a fare ipotesi su cosa poteva essere. D'intorno anche una poiana e un falco di palude.
Intorno all'una finiamo l'escursione con la suspense del falco. Solo dopo diversi minuti, quando oramai siamo tutti in viaggio verso casa, ci arriva la risposta: falco pellegrino calidus! Dunque questo falchetto si è fatto un bel viaggio...La sottospecie infatti risiede in Siberia ed è migratrice di lunga distanza.
Un'altra bella giornata passata in compagnia con ottimi avvistamenti, alla prossima!





Altre foto del falco pellegrino ssp. calidus. Da notare il disegno della nuca.







sabato 19 novembre 2016

Giovani birder toscani a Bocca di Serchio e nella Bonifica di Migliarino Pisano

Il 2 ottobre io, Nicola Bonassin e Gabriele Raiser ci siamo incontrati nel comune di Vecchiano, in provincia di Pisa.
La prima tappa è stata Bocca di Serchio, dove di interessante abbiamo visto una coppia di canapiglie, 6 moriglioni, 1 svasso piccolo (tutti nel laghetto retrodunale) e poi qualche limicolo sulla spiaggia (almeno 6 fratini, 1 pivieressa, 3 piovanelli pancianera e 1 totano moro).
Sul mare c'era ben poco movimento e così ci siamo concentrati a cercare in playback passeriformi rari o poco comuni nella macchia dietro il laghetto retrodunale. Niente di tutto ciò, ma molte capinere saltellavano tra i cespugli della macchia insieme ai beccafichi e ai pettirossi e poi abbiamo avuto la fortuna di osservare una sterpazzola (2 Nicola), osservazione interessante per il periodo. Mentre stavamo ritornando al parcheggio, un falco pescatore è passato vicino a noi ma l'avvistamento è durato troppo poco per essere apprezzato a pieno.

Coppia di moriglioni.

Un airone cenerino che prende il sole in una delle ultime giornate 'estive' dell'anno.
Canapiglia


Successivamente ci siamo diretti nella Bonifica di Migliarino Pisano. Qui rispetto a Bocca di Serchio abbiamo visto molto meno, tuttavia meritano una menzione alcuni migratori: 1 nitticora vista da Nicola, un vivace gruppetto misto di luì piccoli e luì grossi (più numerosi i secondi) intenti a fare provviste per continuare il lungo viaggio verso Sud e 1 cannaiola sentita tra le canne lungo un argine del Lago di Massaciuccoli. Intorno all'una e mezza, mentre ci stavamo salutando ormai al termine del giro, siamo riusciti a vedere 2 bianconi in scivolata verso Nord, anch'essi
in migrazione.


 
Luì grosso




Anche se non abbiamo visto specie rare in quest'uscita, abbiamo visto alcune specie interessanti per il periodo e nonostante le previsioni meteo avverse è stata lo stesso una bella giornata soleggiata e passata in compagnia. Inoltre sono potuto tornare in un posto dove non andavo da un bel po' di tempo anche se vicino a casa.
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venerdì 9 settembre 2016

Valle d'Aosta a luglio


Salve a tutti !!!

Dal 12 al 17 luglio scorso sono stato in vacanza in Valle d’Aosta con la mia famiglia per scappare dal caldo di Lucca, la città dove abito, così da poter fare belle passeggiate al fresco ed ho colto l’occasione per un po' di birdwatching montano.
Sapevo già che la Valle d’Aosta non mi avrebbe deluso perché quando ci andai, sempre nello stesso periodo, nel 2012 e nel 2013 rimasi piacevolmente impressionato per i paesaggi da cartolina, ma soprattutto dalla varietà di specie di uccelli, numerosissimi, e spesso anche molto confidenti.
Come negli anni precedenti abbiamo pernottato presso un agriturismo a Pollein, paesino poco fuori la città di Aosta, così da poter raggiungere in breve tempo quasi tutte le valli secondarie.
La Valle d’Aosta comunque mi ha regalato grandi soddisfazioni anche nel campo dei mammiferi, quest’anno in particolare ho visto ben 5 specie senza cercare tanto.
Detto questo, ora vi descriverò i giorni di questa breve ma intensa vacanza rendendovi partecipi delle specie che ho visto. Alcune specie particolarmente comuni in tutti i luoghi non le menzionerò ogni volta che le ho osservate. Comunque in fondo al report trovate la lista di tutte le specie osservate.

1° GIORNO, 12 luglio

Durante il tragitto per raggiungere la Valle d’Aosta, nelle risaie vercellesi ho visto di sfuggita Aironi cenerini, guardabuoi, Garzette, Ibis sacri, Pavoncelle ed anche un Cavaliere d’Italia.
Arriviamo all’agriturismo verso le 16 e mi accorgo subito che una coppia di Codirossi spazzacamino hanno nidificato sotto una tettoia vicino al parcheggio e c’era un gran da fare per portare da mangiare ai piccoli.

Lo spazzacamino dell'agriturismo 

Già dalla finestra del bagno della nostra camera, si vede un pollaio che attira un gran numero di Passeri d’Italia e ibridi con l'europea, Storni, Tortore dal collare e qualche Cornacchia nera. Fra i Passeri ho visto anche una famiglia di Passere mattugie e un maschio di Passera europea.



Dato che era abbastanza presto decidiamo di andare alla Riserva naturale “Les Iles”.



Anche se ho visitato la Riserva sicuramente non nel periodo migliore dell’anno, ho visto diverse specie interessanti e piuttosto difficili da vedere in questa regione come, ad esempio, un AIRONE ROSSO sul bordo del canneto.


Altre osservazioni degne di nota sono state un'Upupa, almeno 2 Usignoli, 3 Cannaiole comuni, e almeno 2 Pigliamosche. Vicino al parcheggio ho visto da vicinissimo anche un’Averla piccola maschio e la femmina poco distante.

Upupa epops...timidus
Tornando all’agriturismo, un Airone cenerino si è involato da un campo allagato vicino alla strada, mentre arrivati a destinazione una coppia di Gheppi volava vicino a un maestoso Biancone in caccia.

2° GIORNO, 13 luglio

La meta del giorno è la bellissima Valsavarenche e precisamente un sentiero a Dégioz e quello che dal parcheggio di Pont raggiunge il rifugio Tetràs Lyre.



Il primo sentiero costeggia il torrente Savara e noi l’abbiamo percorso fino all'abitato  di Valsavarenche.
Lungo il percorso ho fatto alcuni interessanti avvistamenti, tra cui un spettacolare adulto di ZIGOLO MUCIATTO visto e sentito veramente bene e da molto vicino: bellissimo, confidentissimo, liferissimo!!!
Muciatto "punk"

Ho anche rivisto il Merlo acquaiolo dopo diversi anni che non lo vedevo: una pallina bianca e nera che salta sui sassi del torrente. Di questa specie ho osservato una famigliola e due individui solitari in un’altra parte del torrente.
Sarebbe proprio l'ora di pranzo...

Altre specie presenti: un Verzellino in canto, diverse Cince more, due Cince alpestri, una Ballerina gialla ed una femmina di Codirosso spazzacamino allarmatissima per i piccoli nel nido, che doveva essere molto vicino al sentiero che percorrevamo.
Andando a Pont vediamo le prime 4 Marmotte di una lunghissima serie e qualche Ghiandaia.
Al parcheggio una coppia di bellissimi Organetti con il maschio in parata ed un altro maschio solitario.
Al rifugio, una decina di Cince more si richiamano fra loro e nel cielo volteggiano due gruppi di Gracchi alpini.
Tornando a “casa”, in Valsavarenche vedo prima un Camoscio vicinissimo fra le case, un’emozione indescrivibile vederlo da così vicino...mentre gli scattavo qualche foto ci sorvola una Nocciolaia, l’unica di questo viaggio.

Gnam, munch e di nuovo gnam

Poco dopo una fantastica Volpe ci attraversa la strada e si sofferma sul ciglio girandosi verso di noi, ci guarda e poi fugge nel bosco…
Un po' più avanti le ultime 2 sorprese della giornata: un maschio di Capriolo e poco lontano un tenerissimo piccolo di Camoscio con la sua mamma.


GIORNO, 14 luglio

Questo giorno è stato probabilmente il più bello e ricco di emozioni. Il navigatore è impostato su Pont Serrand, un (dis)abitato nella valle de La Thuile.
La giornata inizia bene con un sorvolo di un Biancone vicino a Villeneuve, poi l’umore precipita quando arriviamo al sentiero sopra Pont Serrand. Il cielo è nuvoloso e c’è vento forte e freddo.
Quindi niente sentiero e rimaniamo su una strada secondaria percorribile fino ad un certo punto anche in auto.



Dalla strada faccio quindi le prime osservazioni, tra cui almeno due coppie di Averla piccola, alcuni Gracchi alpini, uno spettacolare maschio di Zigolo giallo in canto, visto veramente bene e da vicino ed un giovane Stiaccino.




Arrivati alla fine della strada praticabile in auto, ho notato nei prati numerosi Spioncelli, Fanelli, Codirossi spazzacamino, 1 Ballerina bianca e nei tratti più boscosi erano comuni i Fringuelli.
Più in alto alcuni gruppetti di Gracchi alpini con 2 GRACCHI CORALLINI.
Dalle rocce più esposte fischiavano le Marmotte a cui inizialmente non ho dato importanza pensando fossero allarmate dalla nostra presenza, poi ho realizzato che in zona c’erano una coppia di Gheppi ed una Poiana, ma ad un tratto dal crinale della montagna vedo spuntare una grande sagoma: un’ AQUILA REALE !


In un attimo scompare dietro le montagne e dopo pochi minuti riappare seguita da un’altra Aquila!
Due bellissimi immaturi che cacciano a breve distanza l’uno dall’altro!
Ma le sorprese non sono finite qui!!!
Mentre mangiamo dei panini in auto al riparo dal freddo, mio padre esclama: “Ehi, guarda! Cosa sono quelli?” indicando la strada e con mio grande stupore esclamo a mia volta “ERMELLINI!!!”
Sembravano dei serpentelli da tanto che erano piccoli, veloci e filiformi. Sicuramente il lifer più emozionante ed inaspettato, ma anche purtroppo fugace, di tutta la vacanza.
Tornando a Pont Serrand, un bellissimo maschio di Stiaccino che si fa ammirare da vicino ed in tutte le posizioni: davanti, dietro, dai lati… un po' vanitoso questo modello!


O come sarò bello?!?

Di interessante anche un unico gruppone di un centinaio di cornacchie nere in un solo prato di limitata estensione.
Decidiamo poi di salire a Colle del Piccolo San Bernando. Tra un tornate e l’altro, 1 Passera scopaiola ed i soliti Fringuelli in canto.
Arrivati al Colle siamo costretti ad ammirare il panorama dall’auto per il freddo (2 gradi!!) ed il vento ed è sparsa un po' ovunque la neve del giorno prima

BRRR...!


Numerosi comunque i Culbianchi, gli Spioncelli e le Marmotte, alcune Allodole in canto, qualche Gracchio alpino ed 1 Gheppio.

E’ però tornando che vedo una specie target del viaggio: il CODIROSSONE! Un bellissimo maschio con il suo “pulcione”. Che colori spettacolari che ha l’adulto, infatti una Tordela posata vicino a quella tavolozza era un po' invidiosa…
Se l'altro è bello, io sono minimo-minimo spettacolare!

4° GIORNO, 15 luglio

Questo giorno i proprietari dell’agriturismo ci consigliano una passeggiata facile, ma piuttosto lunga in una piccola valle sopra Nus.
La passeggiata partiva dal parcheggio di Porliod per arrivare al rifugio Magià.
Prima di arrivare a Porliod ho visto alcuni Corvi imperiali, Tordele e 2 Falchi pecchiaioli nidificanti ed un’altra decina di specie più comuni.
Dal parcheggio ho visto una coppia di Averla piccola, 1 Regolo, Fringuelli e numerosi Codirossi spazzacamino.
Alle 4 case che ci sono a Porliod (di cui 1 abitata, 2 disabitate ed una distrutta…) 1 maschio di Zigolo giallo in canto, almeno 2 coppie di Codirossi spazzacamino e Rondini montane e Balestrucci in mobbing su un Gheppio.




                                  La passeggiata prosegue tra boschi alternati a prati.

Nei boschi, quasi completamente di conifere, numerose le Cince alpestri e more ed i Fringuelli, ma ho visto e sentito anche 1 Cinciarella, una famiglia di Cinciallegre, 1 Cincia dal ciuffo, 2 Regoli, Codibugnoli, 1 Zigolo muciatto, Cornacchie nere, Capinere, Luì piccoli, Tordele e Picchi verdi con giovani ed ho trovato anche un nido di Picchio nero (grazie ad Alvise Ghirardi per la conferma istantanea!). Sopra il bosco ho visto Astore/Sparviere che è subito sparito tra i rami: se qualcuno sapesse che una delle due specie è assente o comunque molto rara in questa valle sarei grato se me lo facesse sapere.
Nei campi, tutti con erba piuttosto alta, c’era praticamente una sola specie, lo Stiaccino, quasi infestante; in questa valle la popolazione dello Stiaccino gode davvero di buona salute, ho stimato una 25ina di individui sia adulti che giovani già involati. Un’altra specie era il Cardellino presente con pochi individui, massimo 5/6.
Ma quando ho visto sul sentiero due uccellini ed ai lati c’erano i campi ed ho preso pigramente il binocolo convinto di vedere di nuovo Stiaccini, sono rimasto a bocca aperta quando ho realizzato che erano due VENTURONI ALPINI!!! Uno spettacolare maschio adulto, ancora più giallo brillante del solito ed un giovane dell’anno. Una specie bellissima che avevo messo tra le desiderate della vacanza, ma non pensavo di vederlo né tantomeno di vederlo a neanche 10 metri da me in un sentiero frequentato da turisti…
Sono rimasti giusto il tempo di qualche scatto e poi sono volati via, verso nuove avVenturone…

Gli avVenturoni

5° GIORNO, 16 luglio


Giornata dedicata all’incontro con una famiglia di amici di Vercelli che avevamo conosciuto proprio in Valle d’Aosta nel 2012.
Siamo andati a fare una breve passeggiata in Valtournenche su una stradina, a tratti anche asfaltata, immersa in un bosco, vicino al paese di Antey Saint-André ad un’altitudine relativamente bassa, fattori che hanno molto limitato le osservazioni.



Infatti ho visto e/o sentito solo 3 Cinciallegre, 1 o 2 Scriccioli, 2 Pettirossi, almeno una Cinciarella, ma finalmente ho visto una specie che mi era sempre sfuggita: la CINCIA BIGIA!
Ho visto decine di Cince alpestri anche in luoghi dove è più facile vedere la sua “cugina”, eppure la palustris mi era sempre sfuggita.
Per il resto della giornata ho visto ben poco : 2 Corvi imperiali, 1 Poiana, 1 Gheppio, 1 Verzellino, Rondoni comuni e poco altro.
Al Lac bleu dove si specchia il Cervino, invaso da turisti, ho visto solo gli infestanti Fringuelli, c’erano solo loro se non fosse stato per due Germani reali nel lago, tra l’altro direi sfuggiti a qualcuno visto che si allontanavano solo se si avvicinava qualcuno a meno di un metro da loro.


Lac bleu

Al ritorno, sulla Dora Baltea, un Cormorano; ne vedrò un’altro anche l’indomani.


6° GIORNO, 17 luglio



L’ultimo giorno (sigh…) prima di tornare a Lucca, proviamo a vedere il Gipeto, uno degli obiettivi principali di questa vacanza, in Val di Rhemes dove dicono che quest’anno abbia nidificato.
Naturalmente, come nel 2012 e 2013 in Valle d’Aosta e nel 2014 sullo Stelvio, il Gipeto non si è fatto vedere: si fa proprio desiderare come la Cincia bigia.
La giornata mi ha comunque regalato ben 3 AQUILE REALI, una coppia di adulti ed un immaturo.
Altri avvistamenti interessanti sono stati Organetti e Verzellini anche in canto alla stessa altitudine (!), Cince more e alpestri, 1 Poiana, 2 Gheppi, 2 Germani reali in un laghetto ed altre specie più comuni.

Organetta
Nei prati, numerose le marmotte, soprattutto sentite, ma alcune anche viste.

Smack!


L’avvistamento però più interessante e decisamente inusuale è stata una termica di una 70ina di Gabbiani reali divisi in due gruppetti. Migrano anche a queste altitudini attraversando le Alpi??
Praticamente, al posto del Gipeto, ho visto dei Gabbiani...

Gabbiani reali a più di 2500 metri...

Sulla via del ritorno, probabilmente ho trovato il nido del Gipeto, ormai già abbandonato…


Nonostante abbia mancato alcune specie relativamente facili come il Merlo dal collare, il Gipeto, il Rampichino alpestre… , mi ritengo più che soddisfatto con ben 67 specie (quasi esclusivamente passeriformi) in soli 6 giorni.
Con questo vi saluto e vi invito caldamente ad andare almeno una volta in questa splendida regione!

Saluti e buon avvistamenti autunnali a tutti,
Nicola Bonassin, Lucca


Checklist uccelli:

1)Germano reale;
2)Cormorano;
3)Airone cenerino;
4)Airone rosso;
5)Aquila reale;
6)Biancone;
7)Poiana;
8)Falco pecchiaiolo;
9)Gheppio;
10)Folaga;
11)Gabbiano reale;
12)Piccione domestico;
13)Tortora dal collare;
14)Rondone comune;
15)Upupa;
16)Picchio verde;
17)Picchio rosso maggiore;
18)Allodola;
19)Rondine montana;
20)Rondine;
21)Balestruccio;
22)Spioncello;
23)Ballerina bianca;
24)Ballerina gialla;
25)Merlo Acquaiolo;
26)Passera scopaiola;
27)Pettirosso;
28)Usignolo;
29)Codirosso spazzacamino;
30)Culbianco;
31)Stiaccino;
32)Tordela;
33)Merlo;
34)Codirossone;
35)Capinera;
36)Cannaiola comune;
37)Luì piccolo;
38)Regolo;
39)Scricciolo;
40)Pigliamosche;
41)Cinciallegra;
42)Cincia mora;
43)Cinciarella;
44)Cincia dal ciuffo;
45)Cincia bigia;
46)Cincia alpestre;
47)Codibugnolo;
48)Averla piccola;
49)Gazza;
50)Ghiandaia;
51)Nocciolaia;
52)Gracchio corallino;
53)Gracchio alpino;
54)Cornacchia nera;
55)Corvo imperiale;
56)Storno;
57)Passera europea;
58)Passera d’Italia;
59)Passera mattugia;
60)Fringuello;
61)Fanello;
62)Organetto;
63)Cardellino;
64)Venturone alpino;
65)Verzellino;
66)Zigolo giallo;
67)Zigolo muciatto.

Poi ci sarebbero anche l’Astore/Sparviere e il Picchio nero, di cui ho trovato il solo nido... 

Checklist mammiferi:

1)Marmotta;
2)Ermellino;
3)Volpe;
4)Capriolo;
5)Camoscio.




giovedì 1 settembre 2016


Foce del Coghinas

29 luglio 2016… fremevo per questa data da giorni ormai. E finalmente con mio padre e Giosuè Serreli (un mio grande amico birdwatcher) ci imbarchiamo sul battello di Giosuè per rivisitare questa splendida foce.

Già dalla partenza si capisce che sarà una giornata come poche. L’acqua resa argentata dal tardo pomeriggio fa esplodere i colori del fiume, rendendo meravigliose anche le foto in controluce, come questo fraticello in spirito santo.



Proseguendo verso l’interno del fiume qualche airone cenerino s’invola spaventato, e nei canneti che ci circondano i versi gracchianti dei cannareccioni interrompono la quiete placida del Coghinas. I miei cari martin pescatori sfrecciano a pelo d’acqua appena ci avviciniamo troppo e un forapaglie comune ci passa davanti, fermandosi all’interno di un canneto, troppo nascosto per fotografarlo. Finalmente l’airone rosso si fa vedere, appollaiato come una sentinella sulla cima di un albero.


Parecchi piro piro piccoli girano sulle sponde sabbiose, scomparendo in lontananza con un frullo d’ali caratterizzate dall’evidente barra alare chiara. Sono girata a tentare di fotografare un saltimpalo in bella mostra, ma la voce di Giosuè che mi chiama fa perdere l’attenzione sul passeriforme. Infatti una femmina di tarabusino è appena volata davanti al battello, e ora è seminascosta tra le canne. Non riesco a trattenere un sorrisino quasi maniacale quando scatto la foto …


Poco più avanti ci giriamo e ritorniamo verso la foce, superati però da una moretta tabaccata riconosciuta dal contrasto bianco-nero delle ali. Quando mi giro mio padre mi fa –“Com’è venuta la foto al germano?”- io e Giosuè ci guardiamo ma non proferiamo parola, feriti nel profondo da quella domanda, ma per fortuna l’attenzione di mio padre si rivolge verso una garzaia di guardabuoi che si è appena involata sopra di noi. Sono bellissimi, e la luce è anche buona, quindi la foto non viene male … ritorniamo al “porto “ soddisfatti, anche se Giosuè ci dice che è stato un peccato non incontrare il falco di palude, dato che tutte le altre volte l’avevamo visto. Io non mi lamento, sicuramente non avrei mai scambiato il tarabusino per il fdp.


martedì 2 agosto 2016


Giovani birders toscani al Padule di Fucecchio

Il 10 luglio io, Nicola Bonassin e Gabriele Raiser ci siamo incontrati al Padule di Fucecchio per fare un po' di birdwatching insieme.
Sebbene la giornata fosse soleggiata e molto calda, c'erano molti uccelli in movimento per la presenza di acqua nel chiaro di fronte all'Osservatorio "Le Morette". Di rilevante abbiamo visto 2 volpoche (1 adulto con un giovane dell'anno), 2 mignattai (che si nascondevano bene tra le folaghe), almeno una ventina di spatole (che ahimè non ci hanno dato l'opportunità di leggere neanche un anello!), 1 nibbio bruno, 1 solitaria pavoncella e alcune specie di limicoli già con le valigie pronte, come almeno un centinaio di cavalieri d'Italia, almeno una ventina di corrieri piccoli, 3 combattenti, una ventina di piro-piro boscherecci e tre piro-piro piccoli.
E' stata una bella mattinata passata in compagnia e poi è stata un'occasione per me per ritornare in un'area protetta dopo oltre dieci anni dall'unica visita in questo luogo.

Niccolò Ghionzoli






lunedì 25 aprile 2016

TOP


di Francesco Barberini


Questo è il mio regalo 
per Pasqua dei miei genitori. 
Una torretta piena di nidi per 
Rondini, 
Balestrucci, 
Rondoni, 
Cinciallegre, 
Cinciarelle, 
Cincie bigie, 
Cincia more e 
Pipistrelli! 
Appena messi i nidi sono venute 
subito delle Cinciarelle a controllare!! 
Buona Pasqua a tutti piena di tante uova 
di cioccolato e di uccelli!!


Direttamente dall'Africa

di Giovanni Tartarelli

E' tempo di migrazione si sa, in questo periodo migliaia di uccelli partono dall'Africa sub-Sahariana e volano verso nord. C'è chi si ferma al bacino mediterraneo e chi invece raggiunge il grande nord. Mi commuovo a pensare che uccelli di pochi centimetri riescano a fare così tanti km. Bhè questo è uno dei motivi che mi ha fatto innamorare di quel mondo alato.  Ma inizio a raccontarvi quella splendida mattinata.

Il 16 aprile 2016 mi faccio una girata con Giorgio Paesani mio caro amico. Si decide di dirigersi verso la Palude del Biscottino. Questa Palude è situata su una strada veramente trafficata. Peccato che pochi siano a conoscenza di questo specchio d'acqua ricco di vita. Qui vi è una garzaia, Heronry (direbbero gli inglesi), ovvero luogo di riproduzione degli ardeidi. Ci fermiamo in una piazzetta(uno dei pochi posti dove parcheggiare) e iniziamo ad annotare osservazioni. Nel luogo di riproduzione la maggioranza erano Aironi Guardabuoi (circa 150), le Garzette e gli aironi cenerini. Scrutiamo per un po' lo specchio d'acqua cercando di contare i nidi ma non facile. Ad un certo punto in tutta la sua bellezza vola una specie che per Biscottino è una rarità...la Spatola eurasiatica. Bellissima dal piumaggio candido si posa sul ramo più alto della Garzaia facendo invidiare i Guardabuoi. Nelle acque più alte della palude uno svasso maggiore riposa...le rondini, i Balestrucci re le passere d'italia fanno da sottofondo coi loro canti. Un Falco di Palude ci vola davanti schivando senza problemi i camion , sembra esserci abituato. Mentre cercavamo qualche Airone Rosso(purtroppo non osservato), una coppia di Ibis Sacri volano verso la garzaia e notando che la Spatola aveva occupato il loro spazio. L'attaccano scacciandola. La bellezza degli Ibis Sacri, eleganti e maestosi. Il loro nome deriva dal fatto che secondo la mitologia egiziana, questa specie di Ibis rappresenta il dio Thot. Questa specie è stata vista col ramettino nel becco quindi è considerata in Tentativo di nidificazione! Speriamo che nidifichi! Per concludere la giornata una Nitticora svelata da Giorgio, la Nitticora è detta anche Night Heron perchè caccia durante la notte.

Airone guardabuoi

Usciamo da Biscottino e ci si dirige verso Coltano. Cerchiamo i Gruccioni che però non si fanno vedere. Nei campi si vedono vari Aironi Guardabuoi (probabilmente nidificanti a Biscottino), fagiani e si sentono vari Usignoli. Gli obbiettivi sono le Albanelle che però non si vogliono far vedere. Vengono osservate 2 Tortore Selvatiche. Purtroppo a Coltano niente Albanelle ma io e Giorgio ci rallegriamo con 2 cutrettole che camminano tranquille sulla strada. 


Pernice di mare

Prossima tappa Chiari  di Coltano dove erano state osservate delle Pernici di Mare. E' qui che iniziano le rarità. Giunti alla palude osserviamo per primi dei Germani reali, unici anatidi osservati. Ad un tratto si alzano in volo 3 sagome. Inizialmente lo ammetto gli avevo scambiati per Cormorani, poi sento Giorgio che dice: Mignattai. Io incredulo dico "Giorgio scherzi?"..mi rimarrà impressa la sua risposta "Mai scherzare con dei Mignattai". Subito col Cannochiale cerchiamo di ritrovarli...eccoli dall'altra parte della Palude. Signori e Signori 3 Mignattai DIRETTAMENTE DALL'AFRICA!!. Uno inanellato. Quelle sfumature smeraldo sull'ala che bellezza.., in palude molti limicoli riusciamo a osservare: Piro Piro Boscherecci,Combattenti, Corrieri Piccoli,Gambecchio e Piovanello Pancianera. Non male. Ad un tratto ci sorvola qualcosa! Giorgio urla: Pernice di Mare!! Io prendo subito la Reflex cerco di mettere a fuoco e..trovo una foto non bella ma documentativa e soprattutto un ricordo di quella Pernice di mare che ci sorvolò la testa per 2 volte. Salutiamo Coltano coi 3 mignattai che ci volano sopra la testa. 


Mignattai in sorvolo

Per concludere ci dirigiamo nei boschi della Riserva Statale di Calafuria..avevo chiesto infatti a Giorgio se mi faceva vedere la Sterpazzolina di Moltoni. Si sente subito il verso, ne sentiamo più d'una. Col Pishing Giorgio riesce a tirarla fuori. Ma l'ennesima sorpresa arriva con una Monachella anche lei DIRETTAMENTE DALL'AFRICA. Concludiamo con un Biancone in Spirito Santo e una Berta Maggiore.

Ringrazio Giorgio Paesani che mi ha regalato una giornata fantastica...e ora bhè tenete d'occhio palude, cielo, montagne e anche gli spazi urbani perchè  c'è chi arriva DIRETTAMENTE DALL'AFRICA!



16 Aprile

di Martina Cadin

16 aprile, un sabato stupendo, anche se con sveglia alle 5:50, forse per il fatto che mi dovevo recare ad un biotopo a fare Birding con mio papà. La giornata è stupenda (forse solo un po’ di vento) ma quando arriviamo, il sole dietro alle montagne si fa vedere e gli alberi del posto s’illuminano.  


Ci dirigiamo verso il fiume Avisio del biotopo e lì qualche merlo acquaiolo poco confidente svolazza via indignato. Mio padre ad un certo punto grida “MARTIN PESCATORE!” ma visto i suoi acciacchi per l’età e riconoscendo un ennesimo merlo acquaiolo volare via, lo guardo male e continuo lungo il fiume.
Tornando senza aver visto niente di che dal fiume, c’è un piccolo sentiero contornato da alti alberi che decido di percorrere. Visto che solo qualche codirosso lontano si faceva sentire col suo inconfondibile canto, iniziai a riprodurre una tecnica chiamata “pishing” che consiste nel produrre con la voce un suono simile a quello dei gruppi di fringillidi che si azzuffano. Mi sentivo un po’ ridicola (era la prima volta che ci provavo), soprattutto quando un vecchietto passò in bicicletta e mi guardò male.


Dopo alcuni secondi però, ricevetti risposte ai miei richiami e dai cespugli si riversarono fuori codirossi, luì di ogni genere, cince, cardellini, codibugnoli e anche una sterpazzolina comune (il pishing è incredibile e utile per far spuntarefuori anche specie rare, ma funziona solo con silvidi, muscicapidi, paridi, turdidi, erithacidi, fringillidi, passeridi e poche altre).


Poi, un maschio di culbianco su un palo attirò la mia attenzione, ma era lontano, e il mio obbiettivo non poteva fare una foto bellissima. Tornai a casa soddisfatta anche se non avevo visto ciò che desideravo fotografare: l’averla piccola.