giovedì 1 gennaio 2015

Ritorno di fiamma

                            
di Claudio Fiorini

Asio flammeus: specie politipica a distribuzione sub-cosmopolita, in Italia è presente come migratore e svern...MOMENTO...non sono mica qui a scrivere una presentazione seria! Non ho veramente studiato questa specie, nella mia limitata esperienza però l’ho osservato un po’ di volte e mi sento di poter condividere alcune impressioni sulle sue abitudini e comportamenti.

In realtà la prima volta che l’ho cercato è stato un clamoroso buco nell’acqua, ma forse meglio così perché gli individui che cercavo sono poi stati assediati durante l’inverno da altre miriadi di fotografi e birdwatcher o presunti tali... la cosa accade spesso al gufo di palude purtroppo, molti perdono lucidità quando hanno a che fare con lui e finiscono col causare solo stress agli animali! Chiusa la parentesi polemica, la mia prima osservazione è arrivata a fine dicembre 2012, un self found davvero da ricordare...

Eravamo tre sfigati (io, Filippo Moratelli e Davide Aldi) a zonzo per una fredda e nebbiosa Sacca di Scardovari (RO) e non ci eravamo nemmeno resi conto di aver appena osservato una poiana calzata che, dal mare, si materializzano 3 gufi che si posano proprio di fianco a noi!! L’urlo “flammeuuuus” in questi momenti è incontenibile! Uno in particolare si ferma su un legno e mi squadra dalla testa ai piedi, curioso si direbbe... piega la testa di lato e di sicuro pensa “cos’avrò mai di particolare, perché questo mi fissa e mi fotografa??” tanto che dopo pochi secondi smette di trovarmi interessante e vola via... In quei momenti assoluto silenzio, il gufo non produce un suono, solo qualche clic della macchina fotografica e tu che non riesci a trattenere una risatina isterica...

L’ultima mia esperienza con il gufone della tundra è stata forse la più incredibile... ero in cima a un monte, a 1900m di quota, qui in Appennino, dopo una gustosa ricerca di pivieri tortolini... di nuovo con l’amico Davide camminiamo tutti tranquilli e lui fa involare dal crinale proprio un flammeus in sosta migratoria!! A stento riesce a pronunciare l’ormai famoso “flammeuuuus” e io, girandomi per dire che la smetta di dire ***ate, vedo che invece ha ragione!

Il gufo gira su di noi giudicandoci con tutto il disprezzo che prova uno che viene svegliato mentre dorme profondamente e a binocolo scorgo i suoi occhioni gialli bordati di mascara... mi fulmina in un secondo e decide di prendere una corrente e sparire all’orizzonte. Per la data precoce (metà settembre) e il luogo ancora siamo sotto shock... Ora aspettiamo che torni il loro periodo e come ogni anno mi auguro di incontrarli ovunque loro decidano di manifestarsi, imprevedibili fantasmi del Nord, e di restarne ancora una volta ammaliato.

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